Apple

[OPINIONE] La caduta di un Titano: il sogno automobilistico di Apple giunge al termine

Quando la notizia della chiusura del Progetto Titan di Apple è emersa, devo ammettere di non essere rimasto sorpreso. L’idea di una macchina prodotta dal gigante di Cupertino mi è sempre sembrata più una fantasia futuristica che un progetto tangibile.

Non è che dubiti della capacità innovativa di Apple o del suo potenziale per ridefinire i mercati — il bilancio dell’azienda in tal senso è indiscutibile. Tuttavia, immergendomi nelle complessità e nelle realtà del settore automobilistico, la visione di un’Apple Car mi è sempre sembrata più vicina a un’opera di fantascienza che a un piano aziendale realistico.

Apple, con la sua esperienza nel design e nella tecnologia, potrebbe certamente portare innovazioni significative al settore automobilistico. Tuttavia, il passaggio dall’elettronica di consumo ai veicoli è un cambiamento monumentale.

I veicoli non sono solo prodotti; sono parti integrali di un ecosistema complesso che include tutto, dalla sicurezza alle normative ambientali, senza dimenticare la logistica di manutenzione e riparazione.

Apple è nota per il suo controllo meticoloso sui suoi prodotti, ma un’auto comporta una rete molto più ampia di variabili e dipendenze.

Un altro punto che mi ha sempre intrigato è la dissonanza tra la filosofia di design di Apple e le realtà brutali dell’uso quotidiano di un’auto.

I prodotti Apple sono noti per la loro estetica elegante e l’esperienza utente raffinata, ma le auto affrontano sfide che vanno ben oltre l’aspetto e la funzionalità. Devono fare i conti con strade dissestate, usura quotidiana e, naturalmente, incidenti inevitabili.

Come affronterebbe Apple, un’azienda che fatica ad adottare porte USB-C nei suoi iPhone per motivi di design, l’estetica dei suoi veicoli compromessa da una gomma a terra o una portiera ammaccata?

Per coincidenza, questa settimana sono andato a vedere il film ‘Ferrari‘, e un momento del film in cui lo stesso Enzo (Ferrari) appare addolorato e persino responsabile delle morti causate all’interno di un’auto da lui costruita mi ha profondamente toccato.

Gli incidenti stradali sono una delle principali cause di morte in varie parti del mondo. Come si comporterebbe il marchio Apple immacolato quando iniziano a emergere notizie di morti sulle strade, con una foto (e un primo piano del logo Apple) di una Apple Car completamente distrutta?

Come affronterebbe Apple la divulgazione degli incidenti del suo veicolo?

Dal punto di vista finanziario, la sfida è anche monumentale. I veicoli elettrici (EV) richiedono investimenti significativi in ricerca, sviluppo e infrastruttura di produzione, senza garanzia di redditività a breve termine.

Considerando il successo finanziario strepitoso di Apple nei suoi domini esistenti, tuffarsi in un mercato così diverso e saturo sembra essere un rischio non necessario.

Per quanto Apple abbia le risorse per affrontare tali sfide, la domanda rimane: vale la pena?

Trarre vantaggio dal fallimento

Non posso fare a meno di pensare che il vero valore del Progetto Titan possa risiedere non nella produzione di un veicolo, ma nell’apprendimento e nelle innovazioni tecnologiche che possono essere applicate ad altri prodotti e servizi Apple.

L’esperienza acquisita in automazione, batterie e sistemi integrati potrebbe benissimo trovare la sua strada nei futuri dispositivi Apple, dove l’azienda ha già una base solida e un chiaro vantaggio competitivo.

In retrospettiva, forse il Progetto Titan non è mai stato davvero volto a creare un’auto. Potrebbe essere stato più un laboratorio di idee, un campo di prova per la prossima generazione di tecnologie.

Ora, con la presunta fine del progetto, rimane la riflessione su cosa farà Apple dopo.

E tutti speriamo che i prossimi iPhone possano beneficiare di ciò che è stato sviluppato. Altrimenti, tutti i milioni e milioni di dollari saranno stati sprecati.

Fonti
Imagens: DALL-E
Pulsante per tornare all'inizio
//